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martedì 27 ottobre 2009

Atto d'indirizzo anno scolastico 2009-'10





Atto d’indirizzo a.s. 2009-10

Premessa

La Scuola nella società contemporanea si pone con un precipuo ruolo aggregante e di stimolazione continua di risorse educative e culturali del proprio ambiente, favorendo, allo stesso tempo, un corretto ed equilibrato rapporto scuola — famiglia che dovrà costituire l’asse portante dei processi formativi e fattore qualificante del “clima educativo”. In tale scenario, allora, l’istituzione scolastica diventa forza coesiva nell’ambiente di appartenenza e si connota come luogo privilegiato di progettazione modulare di percorsi di studio che tengano conto del contributo di tutti i soggetti “ stakeholders” : insegnanti, famiglie ed istituzioni.
Alla luce di tali considerazioni, quindi, la scuola deve impegnarsi nella direzione dello sviluppo di una comunità educante, indirizzando il suo sforzo di educare alla convivenza democratica, anche sollecitando lo sviluppo delle dinamiche cognitive e relazionali degli alunni, attraverso il dialogo, la ricerca, l’innovazione, la sperimentazione , l’aggiornamento e l’uso delle nuove tecnologie informatiche; il tutto mediante l’ampliamento delle relazioni tra scuola e Territorio anche nel campo dell’educazione alla salute, ambientale, della legalità e della sicurezza.

A partire da questa impostazione di tipo epistemologico, in un contesto giuridico-normativo come quello attuale la scuola vuole e deve essere:

Una scuola che integra

- facilitando l’inserimento dell’alunno, favorendo le relazioni interpersonali e lo “stare bene insieme “;
- valorizzando le differenze culturali e linguistiche come possibilità di reciproco arricchimento;
- favorendo l’integrazione degli alunni diversamente abili.

Una scuola che valorizza

- rispettando l’unità psico-fisica del bambino per uno sviluppo integrale e armonico della persona;
- migliorando l’autostima attraverso la valorizzazione delle esperienze e delle abilità personali.

Una scuola che progetta

- sviluppando la capacita di imparare ad imparare a fare, a creare, ad acquisire competenze;
- costruendo percorsi formativi in continuità (scuola dell’ infanzia-primaria- secondaria di I grado);
- favorendo la sperimentazione didattica.

Una scuola che orienta

- portando gli alunni verso comportamenti positivi e prevenendo situazioni di disagio e di devianza;
- sviluppando tutte le capacità e potenzialità per orientarsi nel mondo;
- promuovendo percorsi formativi individualizzati.

Una scuola che promuove il successo formativo

- innalzando il livello delle competenze in uscita.

Una scuola integrata nel territorio

- operando in raccordo con il territorio e le sue risorse;
- valorizzando il rapporto scuola-famiglia.

Una scuola aperta a nuovi linguaggi e a nuovi saperi

- utilizzando in modo critico i nuovi strumenti di conoscenze, espressione e comunicazione sia come risorsa sul piano dell’organizzazione sia su quello del processo di insegnamento-apprendimento;
- favorendo anche i collegamenti in rete tra le scuole.


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La scrivente Dirigente scolastico, nel ringraziare il personale tutto, e i docenti in particolare, per il lavoro svolto fino adesso, e nell’augurarsi che il corrente anno scolastico sia allo stesso modo proficuo e pregno della indispensabile collaborazione di gli attori dell’istituzione scolastica, ognuno per il proprio ruolo e le proprie responsabilità, partecipa al Collegio docenti l’atto d’indirizzo per lo svolgimento di tutto le varie attività in programma per l’anno scolastico 2009/2010. Tale atto d’indirizzo si rende quanto mai necessario in un momento, quale quello attuale, caratterizzato da importanti cambiamenti degli assetti organizzativi e amministrativi della scuola nel suo complesso, da incipienti radicali riforme e dalla necessità di connotare la nostra istituzione scolastica come una realtà educante e formativa. Le principali innovazioni alle quali si fa riferimento sono quelle indicate nell’atto d’indirizzo del Ministro della pubblica Istruzione e cioè quelle relative al:

compimento dell’avviato processo di revisione ed elaborazione delle indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, attuato mediante anche la considerazione delle esperienze e delle buone pratiche.
In tale scenario, nelle parole del ministro, l’autonomia delle istituzioni scolastiche rappresenta un quadro di riferimento irrinunciabile e un supporto quanto mai efficace per il rinnovamento della scuola italiana, poiché si pone come un sistema articolato di mezzi, risorse e opportunità per il raggiungimento del successo scolastico e formativo. L’autonomia rappresenta, allora, l’orizzonte di senso nel quale inscrivere il processo di miglioramento del sistema “scuola”, pur con i vincoli ineliminabili dell’ art. 64 della legge 133/2008 e dalle relative norme applicative. L’autonomia si pone, dunque, come risorsa mediante la quale attuare e utilizzare tempi, mezzi e metodologie di lavoro che siano funzionali e “strumentali” alla realizzazione del POF e alle esigenze formative di tutti e di ciascuno, pur nel rispetto della libertà d’insegnamento, dell’offerta di attività progettuali, facoltative e opzionali, delle scelte educative della famiglia e del diritto ad apprendere degli alunni. Tale processo non potrà non tenere in conto la possibilità di ispirarsi a scelte pedagogiche molteplici e a percorsi di apprendimento flessibili, diversificati, efficienti, efficaci nel raggiungimento dei comuni obiettivi di apprendimento, nella realizzazione dell’integrazione e , infine,nell’utilizzo delle “tecnologie innovative”. In estrema sintesi, l’autonomia pienamente realizzata, offre la possibilità per “il superamento dei vincoli in materia di unità oraria di lezione, dell’unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e di impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell’attività didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi…” Le scuole pertanto, utilizzando gli strumenti dell’autonomia didattica e organizzativa, hanno la possibilità di amplificare le proprie possibilità formative mediante anche raccordi di rete e con le realtà presenti sul territorio. In tale scenario organizzativo, processo indispensabile è quello dell’ armonizzazione delle “Indicazioni” e dell’essenzializzazione dei curricoli. Il nuovo regolamento della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, partendo dalle Indicazioni Nazionali e passando attraverso l’aggiornamento offerto dalle Indicazioni per il curricolo, prevede che “per un periodo non superiore ai prossimi tre anni scolastici” si continuino ad applicare le INDICAZIONI, in attesa della loro completa armonizzazione. In tal senso, acquista particolare rilievo l’attività di elaborazione di un curricolo verticale e quella legata all’elaborazione delle conoscenze e competenze attese al termine della scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo. Tutto ciò, quindi impone la che si attivino procedure per implementare strumenti e metodi condivisi di valutazione degli esiti didattici e formativi.

Necessità di tenere in debita considerazione la singola persona, la sua identità , il suo sviluppo e formazione, la sua partecipazione alla vita della scuola, il porre al centro dell’azione educativa lo studente in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi e razionali, anche allo scopo di far maturare nell’alunno la consapevolezza dell’esercizio del diritto alla cittadinanza;

La scuola nel suo complesso sta vivendo una realtà di profonde trasformazioni, il che impone la necessità di dotare l’alunno di tutto quel bagaglio di conoscenze, competenze e abilità indispensabili per affrontare, decodificare e modificare la realtà, per affrontare le sfide della conoscenza e dell’apprendimento, per approcciare con convinzione e spirito critico alla realtà circostante. La nostra scuola ha il dovere di formare le giovani coscienze alla luce dei valori condivisi del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva e del bene comune; in tal senso la nostra Costituzione rappresenta il punto di partenza, sin dalla scuola dell’Infanzia, per inculcare tali valori e per imparare ad interpretare in maniera critica e mai passiva la realtà globale e le informazioni.

educazione alla convivenza e alla cultura dell’accoglienza, valorizzando le singole identità e radici culturali degli studenti e sviluppando la conoscenza della lingua italiana e dei principi costituzionali;
Tale processo può essere garantito soltanto mediante la predisposizione di un clima sereno , motivante e accogliente, che favorisca lo sviluppo della conoscenza della lingua italiana e delle comuni regole del vivere civile e che utilizzi la diversità come valore aggiunto: come plus valore e non come un disvalore. Il percorso educativo che si rende indispensabile è , quindi, quello caratterizzato da una continuità ben organizzata e scandita per tappe in un progetto condiviso e duraturo, che consenta di mantenere alti i livelli di motivazione.

Promozione dei valori del dialogo, dell’integrazione e valorizzazione delle diverse abilità ,del potenziamento delle competenze nell’ambito scientifico e matematico, delle attività rivolte ai soggetti diversamente abili, delle attività finalizzate al sostegno alla creatività, alla pratica musicale, sportiva, ambientale, teatrale;

La scuola deve connotarsi come luogo di apprendimento permanente e di costruzione dell’identità personale; tutto ciò significa mettere in condizione ognuno di realizzare pienamente il proprio sé e di acquisire quei valori culturali e morali indispensabile per vivere da cittadini responsabili e produttivi. In tal senso, allora, l’impegno della nostra istituzione scolastica va sicuramente verso la direzione della piena valorizzazione delle diverse abilità come opportunità di crescita e di arricchimento,come sviluppo della cultura dell’inclusione e nell’ottica dell’utilizzazione delle professionalità a disposizione della scuola e in sinergia con i servizi offerti dal territorio.

Promozione del valore condiviso del rispetto delle regole e degli altri e della legalità;

Promozione di stili di vita improntati ad una sana e corretta alimentazione;

Promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva;

Promozione della capacità di comprendere e risolvere problemi e abituare al cambiamento scientifico e tecnologico;

In tale ambito appare evidente la necessità di predisporre un “ Un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al proseguimento degli studi”. I contenuti e le articolazioni delle varie discipline devono essere organizzati nella prospettiva di familiarizzazione con i “nuclei fondanti” delle discipline stesse e di una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che tutti gli studenti devono possedere e padroneggiare a conclusione del primo ciclo di istruzione; il tutto, nel rispetto della libertà di scelta pedagogica e rispondendo alle diverse esigenze. Naturalmente, tali processi vanno attuati tenendo presenti le Indicazioni nazionali segnalate nel decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 e le Indicazioni per il curricolo di cui al decreto ministeriale 31 luglio 2007.
Alla luce di tali considerazioni, dunque, l’istituzione scolastica e i docenti in primo luogo avranno cura di predisporre un curricolo impostato in maniera transdisciplinare e interdisciplinare e pre- disciplinare, che miri a valorizzare le differenti necessità formative dell’alunno e a far maturare un rapporto positivo con le discipline e con lo studio. In tale ottica, l’insegnamento e la pratica educativa devono necessariamente fare ricorso ai nuovi linguaggi e alla pratica digitale, allo scopo di evitare quello che viene definito il “divario digitale”, cioè uno scollamento tra scuola e evoluzione tecnologica della società; pertanto particolare cura va assicurata alla “programmazione e allestimento delle dotazioni tecnologiche” e alla formazione continua dell’insegnante.
Tali processi rendono indispensabile la predisposizione di una procedura di valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo tutto, che sia centrale nell’esperienza scolastica di ciascun alunno e che si ponga come strumento pedagogico- didattico: ciò significa dare piena funzionalità agli strumenti e modalità di verifica/valutazione in maniera trasparente, condivisa e partecipata.

Promozione del rapporto scuola-famiglia, della formazione dei genitori, dell’ampliamento degli spazi di comunicazione istituzionale e non;

“La scuola dell’autonomia si pone come obiettivi prioritari, condivisi a livello nazionale, la formazione e la preparazione degli allievi. Deve quindi essere in grado di valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi prefissati e di comunicarli tempestivamente agli alunni e alle loro famiglie. È infatti necessario che siano rese disponibili ai genitori informazioni esaurienti e attendibili sui risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali, sugli esiti degli esami, sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso di apprendimento”.
In tale ottica di lavoro è opportuno che l’istituzione scolastica adotti strategie idonee all’attribuzione di voti che valutino gli apprendimenti e i comportamenti in maniera trasparente, coerente, credibile e partecipata alle famiglie.

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Gli obiettivi educativi di ampia portata su menzionati saranno, quindi, opportunamente calati nel contesto specifico delle nostra istituzione scolastica, al fine di collaborare tutti per la realizzazione di un ambiente scolastico sereno e produttivo, di una scuola come comunità educante e formativa che miri soprattutto al benessere dell’alunno e alla valorizzazione delle capacità di ogni singolo studente, favorendo lo sviluppo di un atteggiamento critico-razionale, oltre che creativo e “divergente”; tali comportamenti cognitivi saranno finalizzati allo sviluppo delle abilità linguistiche e matematiche, oltre che scientifiche e tecnologiche, sviluppando nell’alunno il desiderio di imparare ad apprendere, di impadronirsi dei linguaggi delle varie discipline e sviluppare le molteplici intelligenze di cui è dotato, anche allo scopo di arricchire il suo bagaglio emotivo e la sua sfera affettiva, oltre che ampliare gli orizzonti cognitivi.
Per il corrente anno scolastico la scrivente propone quali “orizzonti di senso” e sfondi integratori delle attività che a in vario modo saranno opportunamente concretizzate nel POF , la prevenzione e il recupero del disagio, la valorizzazione delle diverse abilità come opportunità di crescita e di arricchimento per tutti, la promozione della cultura della legalità, del rispetto delle regole e dell’educazione alla “cittadinanza attiva”, il rispetto dell’ambiente e l’educazione allo sviluppo sostenibile, lo sviluppo delle abilità musicali, creative e del “pensiero divergente”, la promozione dei valori della tolleranza e del dialogo intercultuale.

In tale ottica, gli obiettivi interni all’istituzione scolastica, sicuramente migliorabili e modificabili nella prassi operativa e alla luce delle buone pratiche, si struttureranno secondo le seguenti linee d’indirizzo organizzativo-gestionale e didattico- formativo:

migliorare il funzionamento del gruppo docente, del collegio e delle dinamiche comunicative al suo interno, rafforzando nei consigli di interclasse e nelle dinamiche quotidiane di organizzazione del lavoro, gli strumenti di comunicazione, le procedure di programmazione e valutazione condivise, il ruolo dei docenti di ambito e salvaguardando in ogni caso il principio della collegialità e corresponsabilità del gruppo docente. Le funzioni di progettazione, organizzazione, gestione delle attività didattiche, valutazione, orientamento, rapporti con i genitori, saranno di pertinenza di tutti i docenti che operano collegialmente all'interno del gruppo docente, (compresi gli insegnanti specializzati sul sostegno, religione cattolica e inglese) in un quadro di pari responsabilità tra i docenti contitolari, senza dar luogo ad alcuna figura docente gerarchicamente distinta o sovraordinata; il tutto in un quadro di responsabilità condivise

migliorare i livelli di prestazione didattica e di formazione dell’alunno, mediante il raggiungimento di “traguardi essenziali”. L’obiettivo principale della scuola sarà quello di garantire traguardi il più possibile adeguati allo sviluppo dell’alunno, ai suoi bisogni formativi e al suo vissuto, facendo in modo che si traducano in obiettivi di apprendimento coesi, coerenti e finalizzati alle successive tappe del percorso scolastico. Tutto ciò richiede che la scuola offra a tutti e a ciascuno un buon livello di preparazione in lingua italiana,come strumento indispensabile di esercizio del diritto di parola e cittadinanza; una buona preparazione in matematica( partendo già dai “campi di esperienza” della scuola dell’Infanzia), quale strumento indispensabile di formazione e strutturazione di processi mentali necessari alla comprensione dei processi tecnologici; una buona preparazione nella lingua straniera inglese, quale principale, ancorchè non unico, veicolo comunicativo a livello mondiale; una buona preparazione nell’ambito scientifico, quale opportunità di crescita e maturazione di un atteggiamento non casuale o ingenuo ai fenomeni scientifici, ma strutturato, invece, su conoscenze e competenze solide e specifiche; buone conoscenze anche nell’ambito storico- geografico- sociale, opportunamente integrate e sostenute da quelle di tipo artistico e musicale.

migliorare il rapporto con le famiglie , mediante l’instaurazione di rapporti sereni e pratiche educative condivise, rafforzando gli strumenti di comunicazione e sviluppando una corretta informazione professionale; il tutto mediante strumenti e azioni quali: le prove di verifica degli alunni, le schede di comunicazione alle famiglie, i colloqui individuali( quando necessari), il coinvolgimento produttivo e mai intrusivo o sanzionatorio delle famiglie nelle azioni formative e nei progetti didattici e la eventuale predisposizione di opportune forme di ascolto

migliorare il funzionamento dei servizi di supporto alla didattica, oltre che con l’acquisto di materiali informatici e non, anche mediante la presentazione delle progettualità finalizzate all’accesso ai vari finanziamenti( nazionali ed europei); tali azioni necessitano dello sforzo e della competenza di tutto il corpo docente e delle varie figure specifiche

migliorare la vivibilità degli ambienti di lavoro


migliorare il funzionamento dei servizi di segretaria e del personale tutto, delle relazioni sindacali, delle relazioni con gli enti locali e associazioni culturali e di natura sociale presenti sul territorio, della sicurezza e della cultura della sicurezza tra lavoratori e alunni


in linea con gli obiettivi organizzativi e nella stessa ottica, lo scrivente ritiene opportuno individuare quali obiettivi didattici:

l’ampliamento e la promozione dell’ apprendimento della lingua italiana, della matematica e dei saperi tecnico scientifici
la promozione e l’ampliamento della gamma dei linguaggi e dei metodi di apprendimento a disposizione degli alunni, tenuto conto dei vari stili di apprendimento e mediante la progettazione di momenti di arricchimento formativo in orario curricolare
la promozione e lo sviluppo delle varie educazioni: musica, arte, teatro, sport
la promozione e lo sviluppo delle competenze in ambito informatico e scientifico/tecnologico
la promozione e lo sviluppo della capacità di appropriarsi dei vari saperi e dei vari linguaggi disciplinari
la promozione e lo sviluppo delle capacità di pensiero creativo , divergente e della “ricerca-azione”
la promozione e l’ampliamento dei linguaggi e dei metodi di apprendimento, tenuto conto dei vari stili di apprendimento, in orario extra curricolare e mediante progetti di arricchimento dell’offerta formativa
sviluppare e potenziare i processi e gli interventi di integrazione, accoglienza, valorizzazione delle diverse abilità, recupero del disagio e dello svantaggio culturale, oltre che favorire lo sviluppo di una coscienza critica
sviluppare e ampliare le conoscenze e le competenze relative alla cultura della legalità, al rispetto delle regole e all’educazione alla cittadinanza , mediante attività quali la valorizzazione del proprio vissuto e delle proprie radici culturali, il recupero di costumi e tradizioni e favorendo la conoscenza del regolamento d’istituto , della cultura della sicurezza in senso lato e della coerenza di comportamento da parte di tutte le componenti della scuola
sviluppare e potenziare le conoscenze relative all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e all’igiene alimentare.


IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Debora Adrianopoli



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“ Non inducete i ragazzi ad apprendere con severità e violenza, ma guidateli invece per mezzo di ciò che li diverte, affinché possano meglio scoprire l’inclinazione del loro animo” (Platone)